Diane Kruger ha sostituito Léa Seydoux nel suo ruolo
Karsh, un uomo d’affari innovativo e vedovo in lutto, costruisce un dispositivo per connettersi con i morti all’interno di un sudario.
Presentato in Film Junk Podcast: Episodio 961: In a Violent Nature + TIFF 2024 (2024)
In sostanza non è un film terribile, il problema è che la base è composta da così tante idee e argomenti che è difficile non perdersi in tutto questo caos.
;è una critica del progresso tecnologico, dell’intelligenza artificiale, della privacy e spyware, operazioni (sperimentali) e salute, i cinesi, il capitalismo, i ricchi, la società moderna e così via
La cattiva scrittura non aiuta, i dialoghi possono essere pessimi o semplicemente una chiara esposizione, la storia salta tra personaggi e battute in modo sciatto e so (o almeno credo) che alcuni dialoghi sono autocoscienti e non si prendono sul serio, il che lo rende banale, divertente (il pubblico rideva di tanto in tanto) e francamente divertente.